Baha’u’llah : “ il prigioniero di Akka “
In sintesi e’ la storia della vita di un “eroe”- Solitamente siamo usi a utilizzare il termine eroe per descrivere un personaggio di guerra, un eroe di conquista e di potere , ma in questo contesto il termine “ eroe “ è usato per raccontare la storia di un personaggio mite , di un eroe della mansuetudine e dell’umiltà, di una figura d’amore, di un tale amore da arricchire i cuori e le menti di coloro che ne leggono la storia- Baha’u’llah il titolo con cui questo eroe è oggi noto nel mondo, vive la sua vita nell’ottocento, anzi la sua vita riempie la storia di tutta la seconda metà del milleottocento. Centinaia di libri pubblicati in tutte le lingue del mondo ne raccontano le gesta- Egli fa parte di quel numero esiguo di “eroi “ che nella storia sono stati chiamati maestri spirituali e seguiti da milioni di persone- Maestri che senza eserciti, senza denaro, senza potere hanno conquistato, con la loro parola , milioni di persone e hanno cambiato i destini di popoli e intere nazioni . Eroi di amore, che per amore delle persone hanno dato la vita. Baha’u’llah per la sua visione, i suoi scritti, i suoi principi , le sue indicazioni sulla vita dell’uomo, i suoi indirizzi sullo sviluppo dell’umanità e sul suo futuro , le sue precisazioni sui quei temi che da millenni interessano l’uomo nel suo rapporto e nella sua ricerca di Dio, le sue poesie e le sue tavole sui temi dell’amore e dell’unità , fu perseguitato, bandito dalla terra natia , tenuto prigioniero nel massimo dell’isolamento, torturato, incatenato privato del minimo per la propria sopravvivenza, e proprio in questa condizione egli fu in grado di scrivere testi, libri, tavole, in totale oltre 20.000 opere, che sono divenuti parte fondamentale dei principi della fondazione delle nazioni unite, dei decaloghi dei diritti dell’uomo, delle enciclopedie sull’educazione spirituale , dei libri di testo dell’economia mondiale, di quegli scritti che descrivono il viandante alla ricerca spirituale del suo Amato, dei testi del dialogo tra le religioni e inoltre guida e ispirazione per tutti quelli che operano e lavorano per un mondo unito ed in pace. Portentose sono le sue lettere, scritte dall’interno di una cella di isolamento della grande prigione di Akka, ai grandi e potenti : re , imperatori e governanti del suo tempo. Napoleone terzo imperatore dei francesi , la regina Vittoria dell’ impero britannico, Pio IX capo temporale e religioso dello stato vaticano, Alessandro zar della grande russia, Abdul Aziz sultano del piu grande impero dell’epoca – l’impero ottomano – e ultimo ma non meno importante lo scia Nasridin dell’impero persiano- Queste lettere rappresentano la sua visione dello sviluppo e la richiesta ai grandi della terra di collaborare a creare l’unita del pianeta in un periodo dove nemmeno la fantasia del più perspicace statista avrebbe potuto arrivare . Una unita nella diversità coniata con quelle frasi che sono divenute il simbolo del suo pensiero : “ la terra è un solo paese e l’umanità i suoi cittadini “ “ siete tutti fiori dello stesso giardino “ “ siete foglie dello stesso ramo e onde del medesimo mare “. Nessuno rispose al suo appello , anzi le persecuzioni contro di lui aumentarono. Ma coloro che lo incontrano furono conquistati dalla sua visione, e oggi coloro che leggono i suoi scritti, dall’inchiostro che descrive il suo pensiero, vengono affascinati dal percorso che egli suggerisce per avere una vita degna , pregna di servizio e di amore , quell’amore che è alla base dell’universo, che è il collante che può permettere agli esseri umani di pervenire alla felicità e giungere alla meta da sempre agognata della pace e dell’unità mondiale- Ma il magnete che attrae le persone è il percorso individuale che egli suggerisce nella ricerca dell’Amato , percorso che egli descrive come un viaggio, dove il viandante attraverso delle valli percorre quelle tappe della consapevolezza che gli permettono di riconoscere e giungere alla presenza dell’ Antico dei giorni, e superando le difficoltà scoprire il vero scopo dell’esistenza.
Migliaia sono coloro che nei suoi giorni, giungendo alla sua presenza o leggendo i suoi scritti si sono trasformati nella loro consapevolezza e milioni sono oggi coloro che hanno abbracciato il suo messaggio.
Ho voluto con questo testo raccontare la storia di questo eroe. Una storia ancora poca conosciuta, una storia non molto lontana dai nostri giorni, una storia dove il profumo, la bellezza, la mitezza , il coraggio, le sofferenze, la visione, l’esempio del personaggio che ne è l’attore principale affascina il lettore e ne attrae come un magnete il cuore portandolo verso di lui , l’eroe che la storia ricorda come il prigioniero di akka.
Giuseppe Robiati
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